L’educazione di un cane secondo Tambra

Educazione… che dire? Per spiegare meglio cosa intendiamo noi di TAMBRA per educazione, partiamo dal significato della parola stessa.

Educazione è l’attività volta allo sviluppo ed alla formazione di conoscenze e facoltà mentali, sociali e comportamentali in un individuo; etimologicamente deriva dal latino “ex-ducere”, cioè “tirar fuori” ciò che sta dentro il soggetto.

Il significato di educazione è quindi molto più ampio di quello che la società ci dice, il suo obiettivo è infatti quello di far esprimere e potenziare anche quelle qualità e competenze che per vari motivi non si sono ancora evidenziate nell’individuo.

Ogni individuo di qualsiasi specie ha caratteristiche e capacità peculiari, che vanno rispettate e valorizzate; ognuno ha modalità e tempi di apprendimento diversi dagli altri, ma non per questo si può definire meno intelligente o più intelligente, più facile o più difficile da educare, semplicemente l’educatore deve essere in grado di garantire sempre l’adattabilità del percorso educativo a quel singolo individuo.

Come ha detto Albert Einstein infatti: “Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido”.

Per questo motivo noi di Tambra non proponiamo pacchetti di lezioni standardizzate che vanno bene per tutti, perché in educazione non c’è nulla che sia funzionale a tutti i soggetti nello stesso modo.

Non proponiamo attività in cui non vengono prese in considerazione le caratteristiche peculiari del soggetto che ci troviamo di fronte, le potenzialità del gruppo famiglia di cui fa parte e tutte quelle cose che rendono ognuno unico ed irripetibile.

Ciò che proponiamo sono “percorsi” e non corsi di educazione in cui ogni individuo ed ogni gruppo famiglia si sente partecipe e coinvolto per quello che può dare e ricevere in quel particolare momento, che permettano in altre parole di crescere, maturare e di acquisire conoscenze, potenziando le proprie qualità, anche quelle ancora inespresse.

Dott.ssa Pamela Giudici